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Animalia - ARTHROPODA
- Crustacea - Multicrustacea |
Copepoda |
I Copepoda sono una classe di crostacei appartenente alla superclasse Multicrustacea. Con oltre 15
ordini e migliaia di specie descritte, i copepodi rappresentano uno dei gruppi animali più abbondanti e diffusi
sulla Terra, sia in termini di biomassa che di numero di individui.
Sono generalmente microscopici, con dimensioni
che variano da 0,2 mm a 2 mm, anche se alcune specie
parassite possono raggiungere i 10 cm.
Il loro corpo è suddiviso in Capo, Torace e Addome.
Il Capo è fuso con il primo segmento toracico, spesso dotato di un occhio mediano rosso brillante (ocello naupliarico), visibile anche
negli stadi larvali. Il Torace è composto da 5–6 segmenti, ciascuno con appendici
biramose (endopodite ed esopodite), utilizzate per il nuoto e
l’alimentazione. L'Addome è privo di appendici e termina con un telson bifido e delle
setole caudali. Le antennule sono lunghe e articolate, fondamentali per il nuoto, la percezione chimica e
meccanica dell’ambiente. La Respirazione avviene per diffusione attraverso la cuticola;
infatti copepodi non possiedono branchie né sistema circolatorio complesso. Il Sistema nervoso è semplice ma efficace, con gangli cefalici e sensilli
sensoriali.
La maggior parte di copepoda è filtratrice e si nutre di fitoplancton (soprattutto diatomee), ma esistono anche forme
carnivore, detritivore e parassite. Nuotano a scatti grazie alle antennule e ai pereiopodi; alcune specie sono
bentoniche e strisciano sul substrato.
La Fecondazione
è interna; il maschio trasferisce una spermatofora alla femmina, che la conserva fino alla deposizione delle uova contenute
in sacche ovigere, una o due, visibili ai lati del corpo. Lo sviluppo può può essere una larva priva di torace e addome, con tre paia di appendici (Larva
nauplius) o una larva più simile all’adulto, attraversa diversi stadi prima della maturazione
(Larva copepodide). Alcune specie parassite mostrano dimorfismo sessuale estremo, con femmine giganti e maschi liberi e minuscoli.
I copepodi sono esclusivamente acquatici (acque dolci, acque marine), ma colonizzano anche ambienti estremi (ghiacciai,
grotte, tappeti di muschio, pozze nelle piante. La loro biomassa globale è tale da renderli la più grande fonte di proteine negli oceani.
Sono presenti in tutti gli oceani, dalle acque polari a quelle tropicali, e costituiscono il cuore del plancton,
in quanto sono il principale alimento per larve di pesci, cetacei, meduse e altri
invertebrati. Controllano la crescita algale e contribuiscono al ciclo del carbonio.
Circa il 25% delle specie è parassita di pesci, molluschi e altri invertebrati, con morfologie estreme e adattamenti specifici.
Alcuni copepodi sono trasparenti, fosforescenti o bioluminescenti. Le specie parassite, come quelle della famiglia
Pennellidae, hanno teste ad ancora e corpi allungati privi di appendici, con gonadi che fuoriescono dal corpo dell’ospite.
Sono utilizzati in acquacoltura come alimento vivo per larve di pesci e crostacei.

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