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Animalia - ARTHROPODA
- Crustacea -
Allotriocarida |
Cephalocarida |

I Cephalocarida sono una classe di crostacei estremamente
primitivi e poco conosciuti, scoperti solo nel 1955.
Rappresentano un gruppo fossile vivente, con caratteristiche morfologiche che richiamano le prime fasi
dell’evoluzione dei crostacei. Sono talmente distintivi da costituire una classe a sé stante, con un solo ordine (Brachypoda) e una
sola famiglia (Hutchinsoniellidae)
Sono microscopici o
submillimetrici, lunghi da 2 a 3,7 mm, e
presentano un corpo allungato e segmentato. La Testa è ampia, priva di occhi e si
estende fino a coprire il primo segmento toracico. Le Antenne sono
posteriori alla bocca (caratteristica unica tra i crostacei).
Il Torace è composto da 8–10 segmenti, ciascuno con appendici biramate (due rami), simili a quelle dei
crostacei ancestrali. L'Addome ha 11 segmenti, è privo di appendici e termina in un telson
semplice. Le mascelle inferiori non sono completamente differenziate dalle appendici toraciche,
segno che si tratta di un’organizzazione morfologica primitiva.
Si nutrono di detriti organici e particelle sospese, che convogliano verso la bocca grazie a piccoli
vortici generati dalle appendici toraciche. La Respirazione probabilmente avviene per diffusione attraverso
la cuticola, data l’assenza di strutture respiratorie complesse.
Il Sistema nervoso è semplice, in coerenza con la loro posizione evolutiva basale. La riproduzione è poco conosciuta, ma si
presume sessuata, con sviluppo diretto.
Sono bentonici e si rinvengono dalla zona intertidale fino a 1500 metri di profondità, in sedimenti
fangosi e sabbiosi di mari temperati e tropicali. Riesco a sopravvivere in ambienti batiali, dove
poche altre forme di vita non ci riescono.
I Cephalocarida sono considerati tra i crostacei più primitivi viventi, affini ai Mistacocarida e al gruppo estinto dei
Lipostraca. La loro morfologia semplice e conservativa li rende fondamentali per lo studio dell’evoluzione degli artropodi, in
particolare per comprendere la transizione dalle forme ancestrali ai crostacei moderni, l’origine
delle appendici biramate e l’organizzazione segmentale del corpo negli artropodi
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