Anatomia del Corpo   Organi drostatici
 

Pesci - Organi

Vescica Natatoria o Gassosa

La vescica natatoria è presente durante la vita embrionale di quasi tutti i vertebrati, sotto forma d’evaginazione impari della faringe o esofago, si differenzia come organo respiratorio (polmoni) oppure, nei pesci, come organo idrostatico.
È una struttura che non ha analogie con altri gruppi di vertebrati. Embriologicamente fa parte del digerente perché trae origine dalla parete dorsale dell’intestino faringeo a cui può restare unito mediante un dotto pneumatico aperto nei pesci fisiostomi (Ciprinidi e Salmonidi) oppure obliterato e chiuso nei pesci fisioclisti (Percidi e Gadidi).
Nasce inizialmente come un organo respiratorio nel senso che nei periodi in cui si ha una scarsa ossigenazione dell’acqua, riempito d’aria atmosferica tramite la faringe, coadiuva l’attività respiratoria delle branchie, ma non in misura tale da permettere all’animale la vita fuori dell’acqua.
Una funzione analoga è ancora svolta in alcuni Attinopterigi molto arcaici delle acque dolci Nord Americane (Lepisosteus e Amia) nei quali la parete della vescica è alveolata (e non liscia) e ripiegata con aumento della superficie respiratoria.

Un aspetto simile, alveolato, ed una funzione respiratoria ancora più vicina al tipo polmonare, esiste per la vescica natatoria dei Dipnoi (Sarcopterigi).

Negli Storioni ed in tutti i Teleostei più evoluti, la vescica natatoria ha un diverso significato funzionale. È sempre unica, si trova sulla linea mediana del corpo, dorsalmente all’intestino in sede retroperitoneale.
Nasce di solito dorsalmente al faringe ed ha la funzione d’organo idrostatico e di sensibilità idrostatica.
Macroscopicamente ha l’aspetto di un sacco con le pareti trasparenti (trota o carpa) o perlacee (pesce gatto), situato fra la colonna vertebrale e il tubo digerente.
Anche la forma può variare. Nei salmonidi è formata da un unico scomparto. Nei ciprinidi è divisa in due lobi (anteriore e posteriore), dove l’anteriore preme contro il labirinto dell’orecchio interno tramite una catena d’ossicini (derivati dalla modificazione d’alcune vertebre) costituenti l’Apparato di Weber. Questo stabilisce una correlazione fra regolazione idrostatica fornita dalla vescica natatoria e la regolazione dell’equilibrio e della posizione del pesce attuata dall’orecchio interno e dal sistema della linea laterale.
Alcuni Teleostei possono mancare di vescica, come ad esempio forme strettamente adattate alla vita nei fondali.
Nei Pleuronettiformi (sogliole e rombi) dove l’adulto bentonico è privo di vescica natatoria, ma ne sono provviste forme giovanili pelagiche, buone nuotatrici.

La vescica natatoria permette al pesce di variare il proprio peso specifico dando la possibilità di stazionare senza sforzo alla profondità desiderata. L’aumento e la diminuzione di volume della vescica gassosa e quindi la variazione di peso specifico del pesce e della conseguente spinta idrostatica dipende principalmente dalla secrezione e dal riassorbimento di gas (O, N, CO2) da parte di particolari strutture poste nella parete della vescica natatoria.
Per la produzione provvedono i corpi rossi che è una formazione ghiandolare irrorata da una rete mirabile di capillari arteriosi e venosi in intimo contatto, mentre il riassorbimento è effettuato dal corpo ovale, una struttura specializzata che può aprirsi o chiudersi grazie ad uno sfintere. Questa regione è molto assottigliata; con un complesso di capillari separato dal lume della vescica da un epitelio formato da un unico strato di cellule. I capillari di quest’area provengono dalle arterie intercostali, mentre il drenaggio è operato dalle vene cardinali.
Il corpo ovale è circondato da uno sfintere che controlla la quantità dei gas da riassorbire attraverso la sua dilatazione o contrazione. In questo modo il diverso grado d’apertura di questo orifizio esporrà una maggiore o minore quantità di gas alla regione dei capillari deputata al riassorbimento.
La rete mirabile è formata da vasi capillari e venule che hanno la caratteristica di essere disposte perpendicolarmente rispetto alla parete della vescica natatoria. Il sangue giunge a questa struttura dall’aorta dorsale per mezzo di una branca della celiaco-mesenterica ed è drenato da un ramo della vena porta renale.
Nell’anguilla più di 100.000 arteriole ed un numero leggermente inferiore di venule danno origine a questo complesso vascolare che può raggiungere anche una superficie totale di 2 metri quadri dove i vasi si trovano opposti gli uni agli altri.

Il sangue arterioso che va alla vescica natatoria ed il sangue venoso sono in intimo contatto in modo da permettere la diffusione di certe sostanze da una parete all’altra secondo il gradiente di concentrazione.
In questo caso l’ossigeno disciolto nel sangue è trasferito dai capillari alla parete della vescica natatoria con alta tensione. Le cellule epiteliali una volta ricevuta quest’alta concentrazione d’ossigeno, la trasferiscono all’interno della vescica natatoria.
Questo processo risulta dalla formazione di piccole bollicine di gas a livello intracellulare che poi sono trasferite all’interno della vescica stessa. Queste cellule epiteliali hanno la caratteristica d’essere impermeabili ai gas disciolti e possono secernere solo bollicine. In questo modo rappresentano una barriera alla diffusione dei gas: impediscono la fuoriuscita del gas dalla vescica natatoria ai capillari dell’epitelio ed alla rete mirabile.

Questo è il meccanismo:
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La vescica si dilata (secrezione di gas) si ha un aumento di volume con risalita in superficie
- La vescica si comprime (riassorbimento o uscita di gas) si ha una diminuzione di volume e discesa in profondità.

È presente per lo più e quasi sempre, nei pesci d’acqua dolce che sostiene meno il corpo rispetto alla più densa acqua marina.

La densità di un pesce è 1,076 ed è maggiore di quella dell’acqua che è di 1,005 per litro d’acqua dolce e 1,026 per quella marina. Al fine di ridurre al minimo il suo peso totale e di spendere meno e per mantenere il corpo in posizione che il pesce deposita a livello epatico e muscolare grassi e oli oppure usa un’inclusione di gas.
La vescica natatoria di un teleosteo è un organo che ha la funzione di rendere la densità del corpo più simile a quella dell’acqua circostante.
La vescica in molti fisiostomi è riempita d’aria atmosferica dopo il riassorbimento del sacco vitellino; infatti, questi pesci da adulti sono in grado di riempire inizialmente la vescica senza potere accedere all’aria atmosferica (trote e salmoni).
Nell’acqua e nel sangue arterioso dei pesci, la pressione parziale dell’ossigeno e dell’azoto sono rispettivamente di 0,2 e di 0,8 Atm mentre all’interno della vescica può arrivare ad una pressione parziale dell’Ossigeno di 100 Atm e per l’Azoto di 20 Atm.
La capacità di concentrare i gas è una proprietà unica di quest’organo.
Nei pesci con vescica la produzione e l’assorbimento di gas è un processo fisiologico che però presenta dei limiti di velocità per quanto riguarda il cambiamento di posizione in profondità.
I pesci fisiostomi sono in grado eliminare l’eccesso di gas attraverso il dotto pneumatico ed aggiustare la pressione; per i fisioclisti ciò non è possibile ed il gas deve essere riassorbito.
Il gas (o i gas) presenti all’interno della vescica natatoria sono veicolati a quest’organo per mezzo del sangue ed a livello della parete vi sono regioni vascolarizzate.

Il riassorbimento del gas da vescica gassosa avviene in diversi modi:
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Diffusione dei gas nei vasi sanguigni attraverso le pareti della vescica natatoria. Tranne che nella parete dove è presente il complesso ghiandolare che secerne i gas (alcuni pesci della famiglia Scombroidei)
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Per mezzo di una particolare rete di capillari specializzata nel riassorbimento in alcuni casi connessa al complesso secernente il gas. In questo modo affermeremo che quando è funzionante la struttura che secerne il gas si ha un collassamento del by-pass arterioso e viceversa. È il più frequente nei pesci con vescica natatoria formata da un unico scomparto, ossia bilobata; c’è una struttura particolare a livello della parete detto corpo ovale

La vescica natatoria può anche avere una funzione sonora, in quanto particolari muscoli, detti muscoli sonori, sono in grado di produrre suoni. Questi muscoli sono inseriti a livello della parete della vescica natatoria.
Tra i gruppi di pesce in grado di produrre suoni vi sono i Clupeidi (con funzione simile ad una cassa di risonanza).

Innervazione della vescica natatoria
L’innervazione di quest’organo è data dalle branche del vago del Ganglio celiaco. Terminazioni nervose sono presenti nella regione deputata al riassorbimento a livello del corpo ovale, nella rete e a livello delle ghiandole deputate alla secrezione dei gas.
Nel polo cardiaco della vescica natatoria vi sono numerose cellule gangliari.
Lo strato muscolare della vescica ha delle afferenze nervose la cui funzione non è ben nota.
Sembra che il processo di riassorbimento del gas sia stimolato dalle catecolamine (la secrezione dei gas è aumentata dalla sua assenza).

 

 

U. Fazzini
UniUD
2003-2004
 

 Morfologia e fisiologia della vescica natatoria nei pesci -  Mengoli A

La vescica gassosa

Organi respiratori: La Vescica natatoria