Anatomia del Corpo     Organi riproduttivi

 

Pesci - Anatomia - Organi Riproduttivi

Gonadi (Testicoli e Ovari)

Gli organi riproduttivi dei pesci mostrano una notevole diversità, riflettendo le differenti strategie riproduttive adottate dalle diverse specie. Questa diversità è influenzata da fattori come l'habitat, il comportamento e l'evoluzione.
Gli organi principali coinvolti nella riproduzione sono le gonadi, ovvero i testicoli nei maschi e le ovaie (o ovari) nelle femmine, oltre a una serie di dotti e strutture accessorie che facilitano la fecondazione e lo sviluppo degli embrioni.  
(La papilla genitale è un piccolo tubo carnoso dietro l'ano in alcuni pesci, dal quale vengono rilasciati gli spermatozoi o le uova; il sesso di un pesce può spesso essere determinato dalla forma della papilla).
Entrambi tipi di gonadi sono organi pari, di taglia simile, completamente o parzialmente fusi tra loro.

Organi riproduttivi maschili (Organizzazione di tipo  midollare)
I testicoli sono gli organi principali per la produzione di spermatozoi.
Sono spesso situati nella cavità addominale, possono variare in forma e dimensione (
nei riproduttori il loro peso può arrivare al 12-15% del peso corporeo) a seconda della specie e generalmente sono più divisi rispetto alle ovaie.
Hanno lobi bilaterali allungati situati all'interno della cavità addominale e sospesi dalla vescica gassosa tramite mesenterie (mesorchia), che racchiudono una sottile tunica albuginea che, a sua volta, racchiude i lobi testicolari.
Ogni lobo è costituito da un dotto collettore (dotto deferente) orientato longitudinalmente, lungo il quale si irradiano i tubuli seminiferi. Le sottili
 pareti capsulari di questi tubuli sono formate dall'invaginazione della tunica albuginea.
All'interno dei testicoli, gli spermatogoni   (allocati lungo i tubuli seminiferi o nella parte distale, come negli
aterinomorfi) attraversano da uno stadio di spermatogonia (primaria e secondaria) a quello di spermatocita (primario e secondario), ad uno di spermatide per maturare, infine, in spermatozoo. (1)
Dopo la maturazione, gli spermatozoi sono immagazzinati nel lumen dei tubuli e nel dotto deferente  (formato da
una porzione del mesonefro).  Caudalmente i dotti deferenti di ciascun lobo si uniscono prima di uscire nell'orifizio genitale situato tra l'ano e il poro urinario (poro urogenitale).
Non sempre sono presenti gonodotti ben definiti, addirittura possono essere assenti, come nei Salmonidi e nelle anguille).
Al momento della fecondazione delle uova, gli spermatozoi passano attraverso i tubuli seminiferi e i vasi deferenti (in questo passaggio la loro concentrazione viene diluita con secrezioni del liquido seminale) per essere, poi, espulsi dal poro urogenitale.

Gran parte dei pesci non possiede tubuli seminiferi e gli spermatozoi vengono prodotti in strutture sferiche chiamate ampolle spermatiche. Si tratta di strutture stagionali, che rilasciano il loro contenuto durante la stagione riproduttiva, per poi essere riassorbite dall'organismo. Prima della stagione riproduttiva successiva, iniziano a formarsi e a maturare nuove ampolle spermatiche.
Lo sperma viene chiamato comunamente lattume.

Nei pesci cartilaginei, come gli squali e le razze, i maschi possiedono organi specializzati chiamati pterogopodi (claspori), che derivano dalle pinne pelviche e sono dotati di strutture che permettono la penetrazione e il rilascio dello sperma nella femmina durante l'accoppiamento.

I maschi di alcuni pesci con le pinne raggiate (Anablepidae e Poeciliidae) subiscono una modificazione per funzionare come organi intromittenti mobili  (gonopodi o andropodi) e vengono utilizzate per ingravidare le femmine con il lattume durante l'accoppiamento.
Il terzo, quarto e quinto raggio della pinna anale del maschio sono formati da una struttura simile a un tubo in cui viene espulso lo sperma del pesce. Quando è pronto per l'accoppiamento, il gonopodio, pari alla lunghezza della metà del corpo,  diventa eretto e viene introdotto nell'apertura sessuale della femmina; con adattamenti simili a uncini, il maschio si aggrappa alla femmina per il tempo necessario alla deposizione dello sperma. Qust'ultimo viene conservato nell'ovidotto della femmina per essere utilizzato per fecondare le uova, in tempi diversi, senza una ulteriore partecipazione da parte del maschio. In alcune specie
.

Nei maschi il rene è collegato con il testicolo, per cui alcune cellule renali formano la cosiddetta
ghiandola di Leydig, la cui secrezione costituisce il liquido spermatico.

2. Organi riproduttivi femminili (Organizzazione di tipo corticale)
Le ovaie sono gli organi responsabili della produzione e maturazione delle uova (ovogenesi).
Le ovaie sono situate nella cavità addominale e possono variare in dimensione e forma da specie a specie (riassumibili in lobulare e in tubolari).
Gli oogoni nelle ovaie sono circondati da un singolo strato di cellule follicolari e possono svilupparsi dall'epitelio germinale per tutta la vita. Nello stadio di ovocita, gli ovuli in via di sviluppo vengono riforniti di tuorlo (ricco di grassi) dalle cellule follicolari, mentre gli ovari aumentano di dimensione.
Una volta completata la maturazione, gli ovociti si liberano dal follicolo durante l'ovulazione e possono essere rilasciate all'interno della cavità celomatica (spazio pieno di linfa che si apre sull'ovidotto), da dove raggiungono i dotti ovarici  e successivamente, attraverso il poro urogenitale, vengono  espulse nell'ambiente esterno, oppure restano direttamente all'interno della cavità.
Le dimensioni degli ovari maturi per la deposizione possono oltrepassare il 50-60% del peso corporeo. Il numero di uova prodotta dalla femmina varia in funzione delle dimensioni, dell'età e della specie e si definisce come fecondità, ossia il numero di uova prodotte per ogni chilogrammo di peso corporeo.
La fecondità è legata anche alla possibilità di sopravvivenza delle uova fecondate e delle larve. I pesci pelagici che depongono in mare aperto presentano fecondità elevatissime (decine di milioni di uova per Kg), mentre pesci che depongono in nidi o praticano cure parentali depongono un numero di uova molto inferiore.
Generalmente, la dimensione dell'uovo varia in funzione inversa del numero deposto, e, soprattutto, risulta maggiore nei pesci di acqua dolce che non nei pesci marini.

Nei pesci cartilaginei, le femmine possiedono una struttura chiamata ovidotto, che facilita il trasporto delle uova all'esterno del corpo o, nel caso di specie vivipare, fornisce nutrimento alle uova all'interno del corpo. In alcuni elasmobranchi, solo l'ovaio destro si sviluppa completamente.
Nei pesci primitivi senza mascella e in alcuni teleostei c'è un solo ovaio, formato dalla fusione degli organi appaiati nell'embrione.


Nelle femmine i reni sono indipendenti dagli ovari e alcune specie hanno la possibilità di conservare il seme maschile anche per un anno.

Ruolo degli ormoni
I fattori ambientali, come il fotoperiodo, la temperatura e la salinità, servono come spunti per il sistema endocrino.
Gli ormoni giocano un ruolo cruciale nella regolazione della riproduzione nei pesci.
Gli ormoni sessuali, come gli estrogeni e gli androgeni, sono prodotti dalle gonadi e regolano lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, la maturazione dei gameti e i comportamenti riproduttivi.
Una volta stimolato, il sistema endocrino secerne ormoni gonadotropi (prodotti dall'ipofisi) che stimolano lo sviluppo degli spermatozoi e degli ovuli.
L'aumento dei livelli di steroidi prodotti controlla i caratteri sessuali secondari e il comportamento sessuale, come la deposizione delle uova. 

Fecondazione e sviluppo dell'embrione
L'uovo  rilasciato è protetto da un corion o involucro dell'uovo. All'interno del corion, il citoplasma e il tuorlo sono contenuti in una membrana vitellina.
L'aspetto dell'uovo è gelatinoso.
La fecondazione avviene quando uno spermatozoo passa attraverso un micropilo a forma di imbuto dell'uovo, portando alla fusione dei pronuclei dello spermatozoo e dell'uovo. Ciò porta all'attivazione e all'ulteriore sviluppo dell'ovocita.
La membrana vitellina si separa dal corion, creando uno spazio perivitellino. Anche il micropilo viene tappato, impedendo l'ingresso di altri spermatozoi.
Dopo la fecondazione, il corion si indurisce per proteggere l'ovulo, pur restando permeabile all'acqua e alle piccole molecole, ma l'osmoregolazione è affidata alla membrana vitellina.
L'uovo subisce un processo di scissione e morfogenesi: le cellule si dividono, formando strati e poi organi. Le coppe ottiche (i futuri occhi) e il cuore sono i primi organi facilmente identificabili.
Prima della schiusa, l'embrione in via di sviluppo produce degli enzimi che servono ad ammorbidire il corion.
Dopo questo ammorbidimento, l'embrione si libera dal corion per diventare una larva.

 

AA.VV


1) Spermatogenesi
"Le cellule germinali situate nello stroma della parete del tubulo danno origine agli spermatogoni primari. Si tratta di grandi cellule con citoplasma eosinofilo e un nucleo distinto contenente cromatina densa.
Ogni spermatogonia primaria subisce una serie di divisioni mitotiche per produrre un gruppo di spermatogoni secondari incapsulati all'interno di una cisti. La cisti nasce da una cellula del Sertoli associata alla cellula germinale originale. Gli ammassi di cellule risultanti dalle divisioni della cellula germinale originaria mantengono uno stadio di sviluppo coerente all'interno della cisti
Gli spermatogoni secondari sono più piccoli degli spermatogoni primari, con grandi nuclei leggermente basofili e poco citoplasma.
Gli spermatociti primari, risultato di un altro ciclo di divisioni mitotiche, sono ancora più piccoli con nuclei sempre più basofili. Gli spermatociti primari subiscono la prima divisione meiotica per produrre spermatociti secondari. Ancora contenute all'interno della cisti, queste cellule sono di nuovo più piccole e hanno nuclei basofili sempre più densi.
Gli spermatociti secondari subiscono una seconda divisione meiotica. Gli spermatidi risultanti hanno nuclei condensati intensamente basofili e pochissimo citoplasma. A questo punto la cisti si rompe liberando gli spermatidi nel lume dove avviene la maturazione finale.
Ogni spermatide si sviluppa in uno spermatozoo".

 


The Yellow Stingray, Urobatis jamaicensis (Chondrichthyes Urotrygonidae): A Synoptic Review
RE Spieler, DP Fahy, RL Sherman, J. Sulikowski, TP Quinn.2013 - Caribbean Journal of Science

Biologia ed ecologia dello squalo di profondità Dalatias licha (Bonnaterre, 1788) - Faustino Scarcelli - UniBO


Colapesce è nell'abisso dell'anima - Realizzazione: Alberto Biondi - PN 

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