I Pesci dei Mari d'Italia
Nomenclatura Pesci
Formazione dei nomi

foto di Thomas Wennek

Sulla formazione dei nomi esiste una certa libertà di scelta.
Il
 nome può riferirsi:

  • ad alcune caratteristiche più o meno evidenti, ad esempio:
    Xiphias gladius  in cui è ripetuto in greco latinizzato e in latino la caratteristica peculiare della specie, la «spada» e così avremo tutta una serie di aggettivi quali «fasciatus», «maculatus», «brachycephalus», «quinquemaculatus», «ruber'», ecc. (fasciato, macchiato, dalla testa larga, con cinque macchie, rosso, ecc.)

  • all'ambiente dove vive l'animale o alla sua zona geografica, si ha così:
    «
    rupestris», «profondissimus», oppure «japonicus», «hispanus», ecc  (rupestre, profondissimo, giapponese, spagnolo, ecc.)

  • al  viaggiatore o alla persona che ha trovato la specie, «livingstoni», «canevae », ecc. (di Livingstone, di Caneva, ecc.).

  • a nomi personali usati per dedicare una determinata specie a uno scienziato o a un'altra persona qualsiasi.

Una volta stabilito un nome esso ha  diritto di priorità su tutti quelli stabiliti in tempi successivi.

E' stata costituita una Commissione Internazionale per la nomenclatura, la quale ha stabilito delle direttive e tra l'altro ha deciso che il nome di un genere non può essere più ripetuto, nemmeno in casi di animali di classi diverse.
Così se per esempio un uccello e un pesce sono stati battezzati con lo stesso nome, il più recente deve essere sostituito, come pure non si può ripetere lo stesso nome specifico nell'ambito di uno stesso genere, o di un genere ad esso vicino.