Anatomia del Corpo 

 

Pesci - Apparato digerente

Alimentazione Pesci Erbivori

 

Possono essere riconosciute tre categorie di erbivori, Filtratori, Raschiatori, Brucatori.

Filtratori

 


Si nutrono principalmente di fitoplancton, comprese diatomeee, dinoflagellati alghe brune e verdi.
I denti sono del tutto assenti oppure ridotti. La bocca terminale funziona da imbuto, filtrando, dalla corrente d’acqua che passa attraverso le branchie, il nutrimento. Appartengono a questo gruppo i cosiddetti piccoli pelagici, Clupeiformi (sardine, acciughe etc.) che hanno evoluto particolari filamenti a livello degli archi branchiali (branchiospine) a formare un efficace filtro in grado di trattenere il plancton.

Raschiatori

 


Specie che si nutrono delle alghe epilitiche, tappezzanti le rocce e la vegetazione sommerse, come Pseudotropheus tropheops e Tilapia mossambica, che raschiano le alghe incrostanti con le mascelle munite di sottili denti conici disposti in otto file, di cui quelli più esterni sono brevi e a due punte, gli altri a tre punte.
Alcuni pesci d’acqua dolce hanno evoluto caratteristiche particolari per meglio adattarsi a questo genere di alimentazione come nel genere Plecostomus. Questi presentano un disco ventrale adesivo con il quale si ancorano saldamente al substrato e poi con i loro denti “raschiano” le alghe dalla superficie delle rocce circostanti.
Tra le specie marine, ricordiamo Sparisoma cretense, presente anche nelle acque italiane e Siganus luridus, presente nel Mediteraneo orientale.

Brucatori

 


Le specie che mangiano regolarmente fanerogame marine e alghe presentano un’ ampia varietà di adattamenti nella forma della bocca e nei denti atti a migliorare le capacità di presa. Le specie più conosciute sono presenti nelle acque, dolci e marine tropicali.
La carpa (Ctenopharyngodon idella) non ha denti nella bocca, ma, dopo aver afferrato le alghe dal substrato, le strappa con violenti e rapidi movimenti della testa.
I pesci erbivori, quali Tilapia rendalli, T. zillii e Hoplochromis similis, si nutrono dei germogli e delle piante dalle foglie tenere. La loro dentatura è costituita allo scopo da tre-quattro serie di denti a tre punte, con cui afferrano saldamente i vegetali fluttuanti, recidendoli poi con un’altra serie di grandi denti posti all’esterno a forma di lama.
Il “pascolo” preferito può essere costituito esclusivamente da alghe, come avviene per la specie marina mediterranea salpa (Sarpa salpa), che possiede una bocca piccola, con labbra spesse, munita di sottili denti taglienti atti a falciare.

Prof. G.D. Ardizzone
STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DEGLI ECOSISTEMI MARINI
Parte I
La Sapienza
Università di Roma
2012


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