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Pesci -
Anatomia - Tessuti
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Scheletro Osseo |
Lo
scheletrO Osseo
Nei vertebrati è sviluppato uno scheletro interno con funzioni
di sostegno per l’intero corpo e di protezione per i vari apparati ed organi.
L’endoscheletro ha il grosso vantaggio di non limitare l’accrescimento continuo;
al contrario gli animali con esoscheletro possono cresce solo a stadi e prima di
iniziare una nuova fase di crescita devono liberarsi del vecchio involucro
scheletrico.
Lo scheletro dei pesci consta di una parte assiale, che comprende
la colonna vertebrale, (la notocorda in alcuni pesci primitivi) e il
neurocranio, le altre parti della testa fanno parte dello
scheletro dermico, una
parte appendicolare e lo scheletro dermico. Questo è in parte fuso con la
regione della testa in particolare le ossa del neurocranio e splancnocranio, e
quelle del cinto pettorale sono strutture dello scheletro dermico.
Vi sono poi
strutture che non hanno contatti con altre ossa

Parte assile:
◙
cranio
◙
neurocranio (capsule pari per gli organi di senso olfattivi, ottici e
acustici -embrione e giovane tessuto cartilagineo)
◙
splancnocranio
◊◊
arco mandibolare
(1° arco viscerale)
▪▪▪▪
parte superiore (premascellare
e mascellare)
▪▪▪▪
parte inferiore (mandibola)
◊◊
arco ioideo (2° arco viscerale)
▪▪▪▪
osso ioide
▪▪▪▪ archi branchiali (dal 3°al 6°)
▪▪▪▪ branchia curvatura esterna
▪▪▪▪ 2 serie brancospine margine interno
▪▪▪▪ arco branchiale (7° arco viscerale) solo denti faringei
◊◊ colonna vertebrale
▪▪▪▪ vertebre
○○○○
corpo biconcavo (vertebre anficeli)
○○○○
arco neurale dorsale sopra il midollo spinale
○○○○
spina neurale per l'inserzione dei muscoli parapofisi ai
lati dei corpi, arco emale spina emale
◙
Piastra ipurale - ventaglio di piccole ossa che sostengono la
coda
◙
Ossa costiformi che si connettono alle vertebre intermuscolari
(ossa ipipleurali)
◙
Ossa interspinali che sostengono le pinne dorsali ed
anali
Parte appendicolare:
◙
cinto pettorale
◊◊ scapola
◊◊ coracoide
◊◊ cleitro
◊◊ clavicola
◙
cinto pelvico
◊◊ batiperigio
Vertebre

Corpo vertebrale:
Biconcavo (tipo anficele)
Dorsalmente: Arco
neurale, Spina neurale.
Ventralmente: 2 processi trasversi (paraipofisi).
Questi nella regione anteriore del corpo si prolungano in
coste emali
mentre nella regione posteriore si uniscono ventralmente delimitando un
arco emale (spina emale).
L’insieme degli archi neurali è chiamato
Canale neurale (midollo spinale).
Nella regione della coda l’insieme degli
archi emali si chiama Canale emale
Le vertebre che presentano gli archi emali
sono dette vertebre emali.
Quelle della regione anteriore del corpo che
presentano le paraipofisi sono dette vertebre pre emali.
Processi
articolari del corpo vertebrale:
zygapofisi prezigapofisi
(anteriori)
postzigapofisi (posteriori).
Nella regione del tronco, ventralmente al corpo vertebrale, oltre alla
paraipofisi abbiamo dei
processi trasversi o diapofisi (articolazioni tra il corpo vertebrale e
le coste ventrali o pelviche).
Nei cipriniformi le paraipofisi delle prime
vertebre si presentano modificate e costituiscono l’apparato di Weber.
Il numero
delle vertebre è, entro certi limiti, caratteristico per un dato ordine e
famiglia e, in alcuni casi, può essere utilizzato per determinare il gruppo di
appartenenza.
Esempio:
-
Perciformi 23-40
-
Clupeiformi 45-65
-
Cipriniformi 25-50
Non esistono nei Teleostei regioni cervicali, dorsali lombari o
sacrali tipiche dei Vertebrati superiori.
Miospine o lische
Derivano dall’ossificazione del tessuto
connettivo che si trova tra i fasci di fibre muscolari e che non derivano dal
sistema scheletrico, possono essere a forma di C o di Y; si presentano in
posizione ventrale, laterale e obliqua.
Le coste si differenziano dalle miospine
perché sono sempre articolate alla colonna vertebrale.
Cranio
Neurocranio,
è la parte che contiene l’encefalo e gli
organi di senso.
Cranio viscerale o branchiale,
si trova ventralmente al
neurocranio ed è formato dalle arcate del cranio viscerale.
-
Regione mascellare
modificazione della 1° arcata
viscerale: ventralmente mandibola. dorsalmente mascella superiore o palato
quadrato.
-
Regione iodica
modificazione della seconda arcata. Iomandibolare: che unisce e sospende la mandibola al neurocranio.
Ossa opercolari: formano la copertura delle branchie e sono articolate con il
cranio.
-
Regione branchiale
formata da 4-5 archi branchiali
posteriormente alla 2° arcata (o ioidea).
I primi 4 (dal 3° al 6°)
rappresentano l’impalcatura ossea dell’apparato branchiale. Sono strutturati
come emiarchi a livello delle pareti laterali della cavità oro-faringea.
Sono tra loro uniti ventralmente sul piano mediano da un osso impari
basibranchiale.

Scheletro appendicolare:
Fanno parte di esso le pinne che possono esser pari (pettorali
e ventrali, sono sostenute dal cinto pettorale e dal cinto pelvico
rispettivamente) o impari (Dorsale, anale, caudale).
Pinne pari
Perché possano riuscire a stabilizzare il nuoto
del pesce, è necessario che siano fornite di una robusta muscolatura dotata di
salde sedi di impianto a cui ancorarsi durante le contrazioni. Lo sviluppo del
cinto pettorale e pelvico ha permesso l’esistenza di queste sedi di impianto.
Le
pinne pari non hanno alcun ruolo nella propulsione, ma producono movimenti di
rotazione in tutte le direzioni impedendo il beccheggio, il rollio e le uscite
da rotta quando il pesce nuota in linea retta in una data direzione.
Cinto pettorale
È connesso allo scheletro assile per mezzo del suo elemento più
dorsale: il Postemporale. Nei casi in cui questo è assente, il cinto pettorale
si unisce al neurocranio per mezzo del sopracleitrio.
La parte libera della
pinna è formata da una serie di raggi dermici o lepidotrichi che derivano da
squame laminari ossee modificate. La base della parte libera è sostenuta da una
serie di radiali dove si uniscono i lepidotrichi.
Cinto pelvico
Non ha connessioni con lo scheletro assile nei teleostei
inferiori (es. Salmonidi che hanno le pinne pelviche in posizione addominale) ed
è incassato nella muscolatura ventrale.
Nei Teleostei superiori che presentano
le pinne pelviche in posizione anteriore, il Basipterigio prende rapporto con il
cinto pettorale.
La parte libera delle pinne negli Attinopterigi è sostenuta
alla sua base da un unica serie di radiali (n = 5) disposti a ventaglio dove
s’inseriscono i raggi o lepidotrichi.
Nei Teleostei più evoluti, i radiali delle
pinne pelviche scompaiono ed i lepidotrichi si articolano direttamente con il
basipterigio.

Questo tipo di scheletro, detto uniseriale, delle
pinne pari degli attinopterigi si contrappone alla struttura dello scheletro,
sempre delle pinne pari, dei sarcopterigi (pinne carnose) che è invece di tipo
biseriale. In questo caso l’asse della parte libera della pinna è formato
da una fila longitudinale di pezzi scheletrici detti "basali", da ambo i lati
dei quali s’inserisce una serie di radiali a cui seguono i lepidotrichi.
Esternamente le pinne pari dei sarcopterigi risultano tozze e ristrette alla
base cioè "peduncolate" e risultano frangiate a livello del margine libero.
Dal
tipo biseriale è possibile postulare il passaggio evolutivo verso l’arto dei
tetrapodi adatto alla deambulazione.
Pinne impari
Le apofisi neurali delle vertebre e
le apofisi emali nella regione della coda costituiscono gli elementi basali di
sostegno delle pinne impari.
Il supporto delle pinne impari detto "pterigofores
o radiale" si trova nel setto mediano tra 2 neuroapofisi o tra 2 emapofisi tale
da avere un solo supporto per la pinna, ogni segmento muscolare.
I raggi delle pinne sono generalmente segmentati e sono formati
da tre parti:
-
parte prossimale:
segmento prossimale, pterigofores
o radiale.
-
parte media: segmento mediano.
-
parte distale: segmento distale, lepidotrico.
Gli attinopterigi (c.d. pesci con le pinne a raggio) presentano
due tipi di raggi nelle pinne.
-
raggi molli o segmentati (c.d. lepidotrichi) sono
formati da segmenti tra loro uniti ma mobili.
-
raggi rigidi o spiniformi: non sono segmentati
ma sono costituiti da un’unica struttura che forma un solido elemento, dalla
base fino all’estremità libera. Normalmente sono localizzati nella parte
anteriore della pinna e si possono trovare sia nelle pinne mediane sia in
quelle pari. Hanno anche scopo difensivo, non solo perché pungono ma perché
in alcune specie sono connesse a ghiandole velenose.

Pinna caudale:
è simmetrica ed è divisa ugualmente in una
parte dorsale e una ventrale. Tipica delle lamprede.
La colonna vertebrale
si spiega fino all’estremità; le vertebre si rimpiccioliscono e le apofisi
si articolano con i raggi delle pinne.
Eterocerca
Il lobo ventrale è meno sviluppato di
quello dorsale e la colonna vertebrale si incurva dorsalmente.
È tipica
degli Elasmobranchi; la sua forma fa si che il pesce durante il nuoto
vada verso il basso. Negli squali, buoni nuotatori, questo sistema è
controbilanciato dall’azione delle pinne pettorali e dall’appiattimento
dorso-ventrale della testa.
È presente anche in pesci ossei primitivi quali
gli acipenseriformi.
Omocerca
presenta il lobo dorsale esteriormente uguale
a quello ventrale.
La colonna vertebrale è leggermente curvata dorsalmente e
termina alla base della coda stessa a livello della penultima vertebra
seguita dall’urostilo, formato dalla fusione degli ultimi abbozzi
vertebrali.
Talvolta le apofisi neurali sono più corte di quelle emali.
I raggi della pinna caudale sono supportati da elementi
vertebrati modificati:
-
penultima vertebra
-
ipurale
-
epurale
-
urostilo
Questa coda omocerca è tipica dei teleostei più evoluti.
La
pinna caudale è una dei principali organi di propulsione e deve perciò essere
fortemente connessa allo scheletro assile anche per sopportare lo stress
idrodinamico con il minimo dispendio energetico possibile.

U. Fazzini
2003-2004
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