Anatomia del Corpo      Organi riproduttivi

 

Pesci - Anatomia - Organi Riproduttivi

Cicli biologici

La successione delle fasi della vita dei pesci  è molto varia.
Differenziamento dei sessi, accrescimento e riproduzione possono avere durate più o meno lunghe. Nella riproduzione può avvenire una volta sola o più volte, le uova prodotte possono essere poche e grandi o moltissime e piccole, in dipendenza delle specie.

Ogni carattere del ciclo può influenzare  un altro carattere, specie se entrano in gioco costi energetici, dove per es. la funzione riproduttiva può condizionare la funzione dell'accrescimento somatico. La morfologia di un organo può limitare la variazione di altri aspetti del ciclo biologico, ma anche fattori ambientali e a volte il caso  possono influire sui possibili cicli biologici  e favorirne uno rispetto agli altri.
La selezione naturale, fra l'altro, favorisce i caratteri (fecondità, sopravvivenza) che portano al successo riproduttivo e a contribuire ad avere un ciclo biologico ottimale per le generazioni future, grazie a compromessi vantaggiosi tra le diverse fasi del ciclo vitale.

I pesci sono caratterizzati da crescita indeterminata, in quanto aumentano di dimensioni per tutto il corso della loro vita, e cominciano a riprodursi prima del raggiungimento della loro taglia massima. L’accrescersi in maniera continua conferisce agli individui alcuni vantaggi che ne aumentano il successo riproduttivo, grazie all'investimento delle riserve energetiche disponibili. Al crescere delle dimensioni corporee diminuisce il rischio di essere predati (si riduce lo spettro di predatori potenziali), aumenta la fecondità e la capacità di competere per la riproduzione, si ha una maggiore tolleranza alle fluttuazioni ambientali e delle risorse trofiche.
L’accrescimento avviene in maniera rapida nel corso delle fasi iniziali di vita fino al raggiungimento della maturità sessuale, allorché il tasso di crescita si riduce bruscamente. Lo sviluppo delle gonadi, sottraendo energia disponibile per l’accrescimento somatico, riduce, infatti, il tasso di crescita.

Le specie che hanno scelto di vivere nella stessa area per tutta la loro vita (specie sedentarie) sono poche. La maggior parte dei pesci effettua spostamenti locali (legati alla crescita, alla sopravvivenza e alla riproduzione) o migrazioni (movimento di massa in una direzione da un'area ad un'altra,in relazione ad una fase biologica)  tra ambienti diversi o addirittura oceaniche. La stragrande parte delle migrazioni sono stagionali e dipendono da esigenze alimentari (migrazione trofica) o dal ciclo riproduttivo  che prevede la produzione di uova pelagiche (migrazioni genetiche)

La scelta delle aree di riproduzione è sempre funzionale  a garantire a larve e giovanili di trovare risorse alimentari  per accrescersi velocemente e condizioni ambientali (correnti, riparo, aree di nursey a minore profondità) idonee alla sopravvivenza.
I giovanili, aumentando di dimensioni tendono, tendono poi  ad abbandonare le aree protette per riunirsi con la popolazione d'origine.
Alcune specie compiono migrazioni riproduttive dal mare alle acque interne o viceversa. Se la specie migra e dal mare verso le acque interne (es. salmoni,alosa ) fa una migrazione anadrome, se invece migra dalle acque interne al mare (es. anguilla) fa una migrazione catadrome.
 


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