Variante

Giufà e il ferro

Giufà decise di partire per un viaggio e chiese ad un suo vicino di conservargli del ferro, perché aveva paura che in sua assenza i ladri glielo rubassero.
Il suo vicino, che era un commerciante furbastro, gli disse che l'avrebbe conservato di buon grado.
Giufà portò, così, il ferro al vicino e partì.
Quando tornò dal viaggio si presentò dal commerciante per riprendersi il ferro, ma questo gli disse:
- Giufà, debbo darti una brutta notizia: i topi hanno mangiato tutto il tuo ferro e non ho più nulla da darti!

- Ma da quando i topi mangiano il ferro!? - esclamò Giufà, che stava capendo che qualcosa era andata male

- Ti giuro che è successo proprio così! Credimi! E' una cosa pazzesca, ma i topi lo hanno divorato tutto! - ribadì forte il commerciante

A Giufà non restò che incassare la malafatta del suo vicino e andarsene mugugnando e meditando di rifarsi subito.

Dopo qualche giorno, andando per il mercato, Giufà vide l'asino del suo vicino carico di mercanzia appena comprata. Non ci pensò due volte prese l'asino e lo portò via.
Il mercante, non trovando più il suo asino e soprattutto la mercanzia, si mise a cercare per tutto il mercato l'animale e il suo carico.
Chiedeva a tutti quelli che incontrava, ma nessuno sapeva dargli indicazioni, fin quando non incontrò Giufà a cui chiese:
- Giufà non trovo più il mio asino e il suo carico di merce. Per caso, tu non l'hai visto?

Giufà con faccia contrita rispose:
- E' successa una cosa incredibile, amico mio! Ero affacciato alla finestra quando, ad un tratto, ho visto un uccellaccio che prendeva con gli artigli un asino carico di roba e con un gran sbattimento d'ali se lo portava via. Sarà stato sicuramente il tuo somaro!

Il commerciante esclamò:
- Avrai avuto le traveggole o sei impazzito! Come può un uccello portarsi via un asino carico di merce? E' impossibile!

Giufà, sornione, disse:
- Caro amico, se dei topini riescono a mangiarsi tutto il mio ferro, figurati se un uccellaccio non riesce a rapirsi un asino! Tutto è possibile!

Giufà se ne andò via ridendo sotto i baffi e lasciando il commerciante col naso all'insù.

 

 

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