Sarò conca di mani a raccogliere sospiri

E tu verrai con le mani dischiuse
a raccogliere acqua dalla mia sponda,
e berrai a occhi chiusi
e mi parrà di udire la scrosciata
voce del mio mare,
quello perduto
e ritrovato nei tuoi occhi:
mi parrà di sentire provenire dalla
terra
quell’umidore
che sazia la zolle di frescura.
Sarò conca di mani
a raccogliere sospiri,
che la luna distratta non ingloba
nella sua luce,
il raggio del sole, che sfugge
all’impeto rovente e leonino,
a scaldare rose
che rabbrividiscono di solitudine.
Sarò la rugiada che si posa sul tuo
labbro,
il sospiro che si raggruma nella notte
e diviene sogno che s’incarna
e diviene visione
che non delude
e appaga.
Struggimento n.2 di Cola
am
De anor