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		Manta birostris
		
								Questa scheda è stata redatta per differenziare Manta birostris da 
		Mobula mobular, a cui, a volte, viene dato il nome di Manta 
		 
        
				
		 E' un rajforme gigantesco, caratterizzato da 
		pinne pettorali possenti e pinne cefaliche molto sviluppate. Il corpo è 
		piatto, depresso e distinto dalla coda, che è corta, a forma di frusta e 
		senza aculeo. La testa è ampia e leggermente concava tra i lobi 
		cefalici. Gli gli occhi sono posti sul dorso. La pelle è zigrinata, con 
		il dorso ricoperto da dentelli; il ventre, su cui si trovano 5 
		fessure branchiali, ha pure dei dentelli striati radialmente, che sono 
		differenti per forma da quelli dorsali. Presenti tre spiracoli. La bocca è  grande, rettangolare e terminale (posta  
		all'estremità del capo e non ventralmente come nella Mobula mobular), con 18 file di denti nella 
		sola mascella inferiore.
 Le pinne pettorali sono molto grandi, con apici a punta e il disco che formano supera anche 
		i 6 m; i margini anteriori sono leggermente ondulati, mentre quelli 
		posteriori sono incavati e danno alla pinna una forma triangolare 
		falciforme. Le pinne pettorali sono utilizzate 
		attivamente per il nuoto. La pinna dorsale ha la base più lunga 
		dell'altezza e si trova appena prima la confluenza delle pettorali verso 
		la coda. Le pinne ventrali sono relativamente piccole, quasi 
		rettangolari e con margini posteriori raccordati con gli apici esterni 
		delle pettorali.
 
          
        
		 
          
        
		Dorsalmente è di colore nero-bluastro, a volte macchiato di bianco. Il 
		ventre è bianco con ampie bordature scure nella parte posteriore del 
		disco o nella zona cefalica; a volte sono presenti delle macchie nere 
		sparse.E' una specie pelagica dei mari tropicali e temperate che frequenta, 
		solitaria o in piccoli gruppi, la colonna d'acqua tra la superficie e 
		oltre 120 m di profondità, in prossimità della costa, ma anche in mare 
		aperto, specie sulla sommità di pinnacoli e montagne sottomarine vicine 
		alle barriere coralline o ad isole; entra anche nella baie a fondo 
		fangoso e nei pressi di foci di fiumi. Riesce a mantenere la temperatura 
		del sangue più alta di quella ambientale. E' capace di fare salti fuori 
		dall'acqua, probabilmente in occasione di corteggiamento della femmina, 
		o per liberarsi dei parassiti o più semplicemente per gioco. La 
		riproduzione è ovovivipara ed annuale, con il parto di 1  
		e forse anche di 2 
		piccoli che possono raggiungere la lunghezza di 1 m. Si alimenta di 
		di piccoli pesci e di plancton, che convoglia nella cavità orale con le pinne cefaliche 
		per essere filtrato dalle branchispine. Raggiunge il peso 
		di 3 tonnellate (viene riferita anche una cattura di oltre 5 t) e la 
		lunghezza massima di 9.10, più comunemente è intorno a 4.5 m Si cattura 
		con rete da posta e con arpioni durante la pesca al tonno. Viene 
		utilizzato per la carne (molto apprezzata in oriente), le cartilagini e 
		la pelle (usata come abrasivo).
 Si lascia avvicinare dai bagnanti e dai sub, dimostrandosi poco 
		pericolosa per l'uomo. Per la conservazione della specie viene 
		considerata "a rischio"
 
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