Pegusa lascaris (Risso, 1810)
Ha corpo
ovale, con pigmentazione e occhi sul lato destro, ricoperto di
scaglie ctenoidi aderenti alla pelle e il
cui margine libero è dotato di spinule.
La linea laterale ha 115-150 scaglie tubolate.
Gli occhi sono piccoli e arrotondati e quello superiore è un po' spostato
in avanti.
Il profilo anteriore del muso è arrotondato e
sopravanza
leggermente la bocca, la quale è piccola.
La pinna dorsale ha 79-89(69-87) raggi molli e si estende dal muso alla
caudale,
a cui si
unisce con una bassa membrana.
Anche l'anale (53-73 raggi) si unisce con una membrana alla
pinna caudale. Quest'ultima (18 raggi) è corta e col margine posteriore
arrotondato. Le pettorali (8-9 raggi) sono circa uguali nei due lati, il primo raggio delle
ventrali è inserito all'altezza dello spazio post-oculare.
![](porro/foto/Pegusa%20lascaris-pillon1883_.jpg)
![](porro/foto/pegusalascaris-fr.jpg)
Foto a
cura di Samuel P. Iglésias
Il colore del dorso oculare varia dal
giallo bruno al rosso bruno, con numerose macchie scure e
punti chiari sparsi sul corpo e sulla testa.
La pinna pettorale porta al
margine posteriore una macchia nera
circondata da un alone bianco giallastro.
Sulle membrane delle pinne dorsale e ventrale si trovano delle fasce
scure simmetriche.
E' una specie bentonica che vive tra i 100 ed i 350 metri e non
entra in acque salmastre. La riproduzione avviene da maggio ad agosto.
Quando l'avannotto raggiunge i 10 mm, l'occhio comincia a migrare per
raggiungere rapidamente il lato destro della testa.
Alimentazione a base di piccoli molluschi e crostacei.
Si cattura con reti a strascico e occasionalmente con reti da posta.
Può raggiungere i 40 cm di lunghezza.
Lungo le coste italiane è rara.
![](porro/foto/pegusa-lascaris-Hans%20Hillewaert.jpg)
Foto di Hans Hillewaert in
wikimedia
![](porro/foto/Pegusa%20lascaris-pillon1884_.jpg)
![](porro/foto/pegusa%20lascaris-pillon1890_.jpg)
|