I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Actinopterygii

CEFALO  DORATO
Cefalo lotregano - Lotregano
Cefalo

Ord. MUGILIFORMES

Fam. Mugilidae

Gen. Chelon  (Liza)


Foto di Roberto Pillon
 

Chelon auratus   (Risso, 1810)
Si distingue per la palpebra adiposa che copre quasi interamente l'occhio e le zone immediatamente circostanti.

Ha il corpo fusiforme ed allungato, compresso in prossimità del peduncolo caudale, il quale è alquanto alto. Il profilo ventrale è più convesso di quello dorsale. E' coperto da scaglie (più piccole di quelle dei congeneri) tranne la zona tra le due narici. La testa è larga. L'occhio, rotondo e spostato in avanti, è quasi interamente coperto da una palpebra adiposa.
La bocca è piuttosto piccola e il bordo inferiore della mascella superiore è finemente dentellato.
La prima pinna dorsale ha forma triangolare ed è formata da 4 raggi spinosi di lunghezza decrescente. La seconda dorsale è alquanto distanziata dalla prima, ha 1 raggio spinoso e 8 raggi molli ramificati. L'anale è opposta alla dorsale, ha 3 raggi spinosi corti e 8-9 raggi molli, la cui lunghezza decresce rapidamente. Le pinne pettorali (17 raggi) sono leggermente più ampie e più lunghe rispetto a quelle dei congeneri. Le pinne ventrali (1 raggio spinoso e 5 molli) sono a spatola e relativamente ampie. La caudale è robusta e con i lobi a punta; è incavata centralmente e leggermente forcuta.

 


www.mnhn.fr/iccanam

 

Il colore del corpo è grigio argenteo, dorsalmente grisio-scuro o nerastro. I fianchi sono argentei e sono percorse longitudinalmente da bande scure, più o meno marcate. La parte ventrale è bianca argentea. Sugli opercoli vi è una macchia dorata intensa ed evidente. , che risalta sul fondo liscio. Un'altra macchiolina gialla può essere presente dietro l'occhio. Le pettorali sono prive di macchia nera.
Ha abitudini simili a quelle delle specie congeneri, ma vive meglio nelle acque salate marine. Spesso, nuota in grandi banchi vicino alla superficie. Tra settembre e novembre, si riproduce in mare; successivamente, gli avannotti entrano nelle lagune, nei fiumi e negli stagni salmastri.  Si nutrono di piccoli organismi animali e sostanze organiche di vario genere. In mare e alla foce dei fiumi, si pesca con la lenza, col rezzaglio, col saltarello e coll'incannucciata. Ha carni pregiate ed arriva a dimensioni massime di 40 cm.
Presente in tutto il Mediterraneo.

Nomi dialettali

IMPERIA

Tacca d'oo

SAVONA

Mussauo dell'oro

GENOVA

Muzao de Fou

LA SPEZIA

Musai

VIAREGGIO

Muggine, Firzetta, Lustro

LIVORNO

Muggine, Firzetta, Lustro

ROMA

Cefolo

NAPOLI

Lustro, Sgarge d'oro

REGGIO Calabria

Cefalo schiuma

TARANTO

Vranze

GALLIPOLI

Ngefanu lindiu

OTRANTO

Vranze d'oro, Salatuni

BARI

Ciefl

MOLFETTA

Vremmàcete

VARANO

Spirillo

PESCARA

Vranzolo

ANCONA

Badigia d'oro

VENEZIA

Lotregagnolo (J.) Lotregan , Lotregan vecio

TRIESTE

Dotregan, Lotregan

SARDEGNA

Conchedda  Conchedda de pischera

MESSINA

Cefulu lustrinu

CATANIA

Lustru

PALERMO

Muletto lustru


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