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Blennius ocellaris   Linnaeus, 1758 
 Ha corpo alto e compresso, con 
profilo anteriore del muso quasi verticale.
 La pelle è priva di scaglie, la testa è massiccia.
Le aperture nasali anteriori hanno una piccola appendice dermica.
Gli occhi sono grandi, posti in alto sulla testa, ovali e inclinati; hanno sull'arcata 
sopraciliare una
appendice dermica molto sviluppata, piatta e con l'estremità 
libera sfrangiata, più lunga nei maschi. La bocca è situata al centro della testa e la sua apertura è quasi orizzontale. Sulle mascelle vi 
sono 36 denti lunghi e sottili con punte arrotondate.
 L'unica pinna dorsale, alta e spiegata, 
si distingue in una prima parte con raggi spinosi, di cui i primi hanno 
estremità superiore 
libera e allungata, che degrada nettamente in una 
indentatura, ed una seconda parte con raggi molli che non si 
unisce al peduncolo caudale. L'anale, lunga quanto la 
parte a raggi molli della dorsale,  è più bassa e ha 
raggi più robusti. Le pettorali sono a ventaglio e posseggono le punte 
dei raggi libere. Le ventrali ridotte a due o tre raggi sono in posizione 
giugulare e servono come punto di appoggio all'animale quando sta fermo sul fondo.
 
  
.jpg) Il corpo
ha tinta bianco-grigiastra e rosacea di fondo con fasce brunastre verticali. La testa è più 
scura, specialmente sulle guance.  Sulla 
pinna dorsale presente un ocello nero bordato 
di bianco-azzurrino. Macchiette scure sono sparse sui raggi delle 
pettorali e della caudale.E' una specie che non si trova vicino alla costa ed è più 
frequente su fondi sabbiosi e fangosi tra i 30
e i 100 m e si spinge anche fino a 400 m 
di profondità. La riproduzione va da febbraio a settembre. 
Le uova sono deposte e fissate all'interno di conchiglie vuote. 
Il maschio sorveglia la covata con dedizione. Si nutre di crostacei, 
vermi, pesciolini e detriti organici. Si 
cattura con reti a strascico dei pescherecci costieri. Ha 
carni bianche e compatte, poco pregiate. Può raggiungere i 20 cm di 
lunghezza
 Comune nelle acque non basse.
 
 
Leggi  "Il blennide dall'occhio finto" di Francesco Turano
 
Nomi dialettali 
	
		
			| 
			IMPERIA 
			 | 
			Bavarello |  
			| 
			GENOVA | 
			Bauza, Galletto |  
			| 
			GAETA 
			 | 
			Vavosa 'e fango, Paravoscia, Ravuschella |  
			| 
			NAPOLI | 
			Vavosa 'e fango |  
			| 
			Reggio Calabria | 
			Bausa suricera |  
			| 
			TARANTO 
			 | 
			Vavaraschia |  
			| 
			BARI | 
			Vavos |  
			| 
			ANCONA | 
			Galluzzo dall'occhio |  
			| 
			PESCARA 
			 | 
			Marnosa, Lampusa  |  
			| 
			VENEZIA | 
			Gatarozola da l'ocial |  
			| 
			TRIESTE | 
			Gatarusola d'aspreo |  
			| 
			MONFALCONE | 
			Striga, Lampuga |  
			| 
			CAGLIARI | 
			Jarruppu |  
			| 
			OLBIA | 
			Bavosa piscialetta |  
			| 
			MESSINA | 
			Bausuni |  
			| 
			CATANIA | 
			Cadduffu, Vavusu, Scagghiunusu |  
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			TRAPANI | 
			Jurìa |  
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			PALERMO | 
			Bausa |  |