Nell'ombra sospesa del sole di Vespero ho visto una coppia di amore
anziana a passeggio sul lungomare con il loro cane a guinzaglio.
Una
mano sul braccio per afferrare l'attimo.
I milioni di attimi senza
parole ma solo di passi sulla luce estiva. Una vita di silenziose
promesse, di strenua lotta di appartenenza. Un punto d'amore negli
infiniti punti di rumori e di spesa da fare, di conti e di bilanci,
di affanni e di quotidiana apatia.
Ma il braccio sfiorato, afferrato per ricordare di esserci insieme. Per il passaggio di vita regalato, per
occhi pieni di preghiere e di insulti, per lacrime scambiate, per dolori mescolati nelle anime.
Un punto infinito di vita, per essere certi del proprio sempre, per scaramantico rito contro la morte. Per urlare senza
voce del proprio amore, forse dimenticato dagli urli degli altri, di chi non si meraviglia di una mano che cerca il contatto di chi é compagno.