Una dispettosa inquietudine del tempo che passa. L'avverto nelle
giornate che corrono e non si fanno afferrare.
Mi alleno alla vecchiaia
per difendermi dal rigore dello specchio, ma sospendo il difetto per
mancanza di congruenza tra l'immagine e l'anima.
Non trovo l'aggancio
tra il cuore e l'anagrafe. Indosso pensieri di passione immutata e
rifiuto l'oltraggio dell'immobilismo.
Mi offende la rassegnazione e
l'abito del conformismo.
Ed esigo lo slancio, l'indomito furore che
reclama l'azione, una piccola tempesta nel mio piccolo corpo.