www.colapisci.itL'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


Punto d'incontro


 

E di controra mi imbevo l’anima
che di soppiatto adesca la mia isolanità.
Perché solo di isola potrei sopravvivere,
di mare a sorsi e di sole a fiati,
di scirocco a morsi e di stelle a gocce.

Nel mio Stretto apro e chiudo versi,
come finestre sui canti di Omero;
in fila si appiattiscono triremi e feluche,
malinconici viandanti sulle orme di mistiche illusioni.

Struggente l’accordo
che unisce l’isola e la solitudine;
hanno parentela che infrange legami transitori
e che ascolta il colpo di remo sull’onda.

Al ritorno dell’affondo,
la certezza di toccare la salsedine delle nuvole
che sospendono il respiro
di chi cerca un punto di incontro.

 

 

Daniela

 

   

 

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