I nostri nonni, seduti intorno al braciere, spesso raccontavano
di ciò che accadde a Rata di Viruddu una notte d’inverno di tanti anni
fa.
Si raccontava che la notte tra l’uno e il due novembre i defunti
uscissero in processione per le vie del paese e che, ad ogni crocevia,
celebrassero una cerimonia.
Molte persone dicevano di aver visto questa processione e che
addirittura una donna avesse assistito alla messa dei morti che pare si
celebrasse a mezzanotte. Rata, donna devota, avendo sentito suonare le
campane della chiesa, si era recata a messa e lì si era accorta di non
conoscere nessuno dei fedeli che stavano assistendo alla funzione.
Una di quelle anime, che in vita era stata la sua madrina, incontrando
il suo sguardo sbigottito, le fece segno di andarsene prima che il prete
alzasse l’Eucarestia, altrimenti sarebbe rimasta per sempre nel regno
dei morti.
La donna, spaventata, si precipitò fuori dalla chiesa e mentre le porte
stavano per chiudersi, il suo scialle restò impigliato nella porta della
chiesa alle sue spalle. Il mattino seguente raccontò a tutti ciò che le
era accaduto; alcuni, credendo che avesse sognato, andarono in chiesa
dove, effettivamente, trovarono un lembo dello scialle ancora impigliato
nella porta.
Anna Marinelli
Rielaborazione dalla Tradizione popolare