Produzioni


Colapesce

Colapesce

di Rosario Palazzolo
con Monica Andolina, Marco Manera,
Rosario Palazzolo, Anton Giulio Pandolfo
regia Rosario Palazzolo e Anton Giulio Pandolfo
musiche originali di Vincenzo Biondo
scenografie e costumi Compagnia del Tratto
produzione Compagnia del Tratto
durata circa 60 minuti
età consigliata dai 7 ai 13 anni

 


Esistono numerose versioni della leggenda che narra le coraggiose imprese di Colapesce. Alcune trasmesse oralmente, altre scritte o raccolte da grandi scrittori, tra cui non possiamo dimenticare quelle trascritte da Pitrè, Natoli, Meli, Calvino.

La storia narra di un pescatore di nome Nicola, ovvero Cola, che viveva a Messina intorno al 1200. Questi aveva una così grande abilità nel nuotare come un pesce e di rimanere sott'acqua per molto tempo, che la gente del luogo gli aggiunse il soprannome di Pesce. Quando ne aveva voglia, si tuffava nel mare rimanendovi per giorni e dimenticando di avere una famiglia in terra. In quel tempo era re Federico II che, venuto a conoscenza delle straordinarie capacità di Colapesce, volle vederlo all'opera. Il ragazzo fu invitato sulla nave del re e gli venne chiesto se veramente, come si diceva, egli parlasse con i pesci e andasse a spasso con le sirene. Colapesce si tuffò, dopo un poco riemerse, e informò il re di ciò che aveva visto nelle profondità del mare: la Sicilia poggiava su tre colonne, una delle quali scricchiolava. Il giovane si tuffò nelle profondità ancora una volta. E non riemerse mai più.
La leggenda vuole che sia rimasto negli abissi a sorreggere uno dei tre pilastri su cui è poggiata la Sicilia, il pilastro nord, quello di Capo Peloro.

Colapesce è un piccolo tesoro del patrimonio culturale siciliano da riscoprire insieme al nostro giovane pubblico. Un viaggio che ci porterà a riflettere sull'importanza del coraggio, dell'altruismo e che ci farà immergere nel fantastico mondo dell'Acqua. Un elemento fondamentale della nostra esistenza, che ci disseta, che è fonte di vita e al contempo portatore di misteri e antiche leggende.

Monica Andolina
 

 

     

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