
Ericaria
mediterranea (Sauvageau) Molinari & Guiry,
2020
Specie mediterranea centro-occidentale e che è segnalata per i mari
meridionali in Sardegna, Golfo di Napoli e coste siciliane.
Normalmente epifita, preferisce le coste rocciose in zone illuminate
dal sole e su fondali che non superano i 2 m.
Crea cinture algali rugose e ramificate, che possono
raggiungere i 40 cm di altezza.
Il cauloide è privo di tofuli raggiunge i 10 cm di altezza ed ha un
apice dotato di corti processi spinosi. Le ramificazioni
primarie sono cilindriche e morbide; possono raggiungere i 20 cm di
lunghezza.
Le ramificazioni secondarie si inseriscono con regolarità
e con lunghezze decrescenti, conferendo al contorno un aspetto
piramidale; sono dotate di filloidi spinosi poco rigidi.
Gli aerocisti non sono sempre presenti e i ricettacoli (attorniati
da piccoli processi spinosi e gonfi) si trovano all'apice dei
rami di ultimo ordine.
Il colore
varia da verde oliva a bruno, con qualche iridiscenza bluastra.
Può
assomigliare alla
Cystoseira tamariscifolia o alla Cystoseira amentacea.
Richiama anche la varietà valiantei,
la quale però ha un aspetto più cespiglioso e si distingue per
la presenza di emitofuli subcilindrici e spinosi.
La riproduzione avviene
nel periodo primaverile. In autunno i rami tendono a staccarsi.

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