Nel vento sottile che sfiora le onde, Póthos risveglia memorie
profonde.
Ascolto, sospiro, m’incanto, l’amore perduto ritorna
e lui lo canta. I giorni sommersi riemergono vivi, tra viola flutti che paiono
schivi.
Un nome disperso, un riso svanito, tra l’acqua salata, un sogno
tradito.
Póthos sorride, compagno alato e custode di un cuore che
rimpianti non vuole.